Di che gioco sei? Sembra un indovinello per bambini, ma la realtà che si nasconde dietro la parola ” gioco” nasconde ombre e sfaccettature diverse quando si combina con ” azzardo.”
Da una recente indagine è emerso che tra i giocatori abituali c’è un 5%, significa 130 mila ragazzini tra i 14 e 19 anni, con un profilo di gioco a rischio. E un 3% che ha già caratteristiche problematiche: sono quasi 70mila. «Se confrontiamo questi dati con quelli della popolazione generale fanno paura: i giovani a rischio sono il doppio degli adulti». ( Fonte: Repubblica a cura di Viola Giannoli)
Che cosa fare?
Come sensibilizzare i giovani, a partire dalle scuole elementari, per informare e provare a rallentare questa ascesa vorticosa? A Lecce e provincia si è svolto, a partire dal mese di febbraio, un’interessante progetto a cura del Dipartimento Dipendenze Patologiche dell’Asl Lecce e Unisalento per contrastare il gioco d’azzardo attraverso la letteratura e il cinema.
E in questo contesto si è dialogato con un centinaio a ragazzini di quarta e quinta elementare nell’ariosa biblioteca di Guagliano attraverso la storia di Sofia aspirante criminologa di undici anni che scopre il triste mistero del fratello Pietro, coinvolto nella spirale del gioco e non solo, descitta nel libro Ragazzi in gioco edita da Coccole Books di Chiara Patarino, scrittrice per l’infanzia, comunicatrice e socia fondatrice dell’Associazione Insalux, che si occupa di formazione e informazione sui temi della salute e benessere e con cui si organizzano molti incontri nelle scuole.
Il mondo salvato dai bambini
Sono emerse tante curiosità dei bambini e strabilianti vicende familiari, che sembrano uscite da un romanzo ma che appartengono invece a un quotidiano opaco e sommerso. Sembra che il mondo possa essere veramente salvato dai bambini, molto più attenti e talvolta responsabili dei genitori che in taluni casi sono accompagnati in una via di ” redenzione” proprio dai figli.
“Butto via le sigarette di papà”
” Gli spengo il cellulare e il computer e’ sempre on line a giocare”
Sono gridi sussurrati con calma ma così potenti da scuotere le coscienze.
Racconti forse favoriti dal clima coinvolgente e protetto creato dai relatori Salvatore Della Bona – Direttore Dipartimeno Dipendenze, Asl Lecce, Mario Carparelli, docente di filosofia dell’Università del Salento, Chiara Patarino, scrittrice e autrice del libro, Matteo Sabato, Responsabile del Presidio del Libro di Terra D’Arneo, Mimma Leone, Assessore alla Cultura di Guagnano.
E gli incontri continueranno l’anno prossimo visto i risultati di sensibilizzazione raggiunti….Alla prossima puntata!